L’entrata in vigore della Direttiva NIS2 (1) ha portato, a partire dal 17 gennaio di quest’anno – e con prossime scadenze fissate al 31 marzo e 15 aprile –, alcune novità in materia di sicurezza informatica, indirizzandosi a gestori di servizi di rete e ICT, cloud computing, data center, e-commerce, ma potremmo dire in generale del settore informatico; un particolare sguardo di attenzione, peraltro, ai quei servizi pubblici in cui l’impatto informatico è notevole come, ad esempio, i servizi sanitari (si pensi agli ospedali) o altri uffici della pubblicazione amministrazione che devono (o dovranno) saper fronteggiare l’erogazione delle prestazioni anche in caso di danneggiamento della rete.
E’ questo il punto che quando si sente parlare di NIS2 non sorge sempre con chiarezza, quasi con l’idea di alcuni di voler spingere con la NIS2 a vendere qualcosa alle aziende: ebbene, la NIS2 è anzitutto una opportunità, oltre che una prescrizione dell’Unione europea, di ampliamento della gamma di sicurezza informatica negli Stati membri, partendo dalla pubblica amministrazione per sostegno delle prestazioni ai cittadini e tutela dei dati personali (e qui l’implicazione in materia di privacy e GDPR Compliance) e, di riflesso, elevazione professionale di tutti quei fornitori ovvero gestori del settore dell’Information and Communications Technology (ICT).
Per chi fosse interessato ad approfondire, riportiamo di seguito per punti le novità, gli obblighi, le implicazioni ed i soggetti coinvolti e, ovviamente, le scadenze in Italia.
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